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【In altre parole】Afghanistan: frontiera della nuova guerra fredda

criPublished: 2021-09-06 16:04:47
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Dopo i grandi cambiamenti della situazione in Afghanistan, la parte cinese ha affermato per più volte che “L’unica cosa che possiamo fare ora è rispettare la volontà e la scelta del popolo afgano e promuovere quanto prima il cessate il fuoco e la transizione pacifica per combattere il terrorismo di vari tipi e realizzare la pace.” Tanto il meccanismo multilaterale della SCO quanto le potenzialità della BRI risulteranno essere di fondamentale importanza nei processi di ricostruzione e sviluppo di queste martoriate regioni che da tempi immemori hanno attratto gli appetiti di imperi, imperialisti e dominatori di ogni sorta…

Non sarà semplice, ma una cosa è certa: non ci saranno alternative occidentali plausibili nella normalizzazione e pacificazione di queste regioni.

Facciamo dunque attenzione all’ondata di una nuova guerra al terrore, che nel contesto unilaterale della nuova guerra fredda lanciata dagli Usa, sarà, se possibile, ancora più cartonata e finta della precedente. L’occidente ha contribuito significativamente alla nascita e diffusione del jihadismo estremista nel mondo per altri fini, geostrategici, di dominio.

L’auspicio è che l’opinione pubblica mondiale abbia finalmente compreso che “il re è nudo”, con la caduta delle nostre maschere finto-umanitarie. Anche per questo Assange è in carcere. Criminali diventano tutti coloro che si permettono di svelare i crimini di guerra di un occidente disumanizzato, almeno nelle alte sfere di alcune élite politiche.

Ed infatti, cosa ha detto Biden nel suo ultimo discorso? Con l’Isis non abbiamo finito, ma i veri nemici sono Russia e Cina. Amen.

L’autore è Fabio Massimo Parenti, professore associato di studi internazionali

presso l’Istituto “Lorenzo de’ Medici” di Firenze.

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