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50 anni di Cina all’Onu: dal riconoscimento al ruolo proattivo

criPublished: 2021-10-29 19:05:28
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Di converso, nel discorso di Xi Jinping nel 50° anniversario del ripristino del seggio della RPC all'ONU, egli ha ribadito che «tocca a noi seguire la tendenza prevalente della storia, e scegliere la cooperazione al posto del confronto, l'apertura al posto dell'isolamento, e il beneficio reciproco al posto dei giochi a somma zero. Dobbiamo essere fermi nell'opporci a tutte le forme di egemonia e di politica di potere, così come a tutte le forme di unilateralismo e protezionismo».

Ma soprattutto, il presidente cinese ha ribadito il concetto del “vero multilateralismo” ossia, che «le regole internazionali possono essere fatte solo dai 193 Stati membri dell'ONU insieme, e non decise da singoli paesi o blocchi di paesi. Le regole internazionali dovrebbero essere osservate dai 193 Stati membri dell'ONU, e non c'è e non dovrebbe esserci alcuna eccezione. I paesi dovrebbero rispettare le Nazioni Unite, prendersi cura della famiglia dell'ONU, astenersi dallo sfruttare l'Organizzazione, ancor meno abbandonarla a proprio piacimento, e fare in modo che le Nazioni Unite svolgano un ruolo ancora più positivo nel portare avanti la nobile causa della pace e dello sviluppo dell'umanità».

Se cinquant’anni fa il ritorno della Cina all’Onu ebbe una vasta eco e rappresentava la vittoria del popolo cinese nella sua battaglia per il riconoscimento, oggi il suo ruolo proattivo sta fornendo un contributo essenziale per preservare l’ordine internazionale ed a non umiliarlo, ricorrendo a politiche e scelte che rappresentino l’interesse della vasta maggioranza dei pesi e dei popoli del mondo.

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