Covid-19, resta invariata la fiducia di Snam verso il mercato cinese
Snam è attiva nel settore delle infrastrutture gas che sta per affrontare in Cina una profonda rivoluzione, e tutto questo favorirà lo sviluppo delle infrastrutture e permetterà di aumentare il consumo di gas, che già sta portando tanti benefici in termini di miglior qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento. Snam oggi è ancora all’inizio del suo percorso di investimenti in Cina, percorso che speriamo sia lungo e di successo. Stimiamo che entro il 2030 si possano realizzare oltre 250 Mld di Euro di investimenti in questo settore, che supporteranno la crescita dell’economia cinese. Oggi il modo migliore per celebrare il 50esimo anniversario dell’allacciamento dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina è proseguire e rafforzare la cooperazione tra i nostri due Paesi. L’energia è sicuramente uno degli ambiti in cui è possibile immaginare nuove forme di cooperazione bilaterale. Cinitalia di CMG vi propone questa conversazione con Matteo Tanteri, presidente e CEO di Snam Cina, vice presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina e vice presidente dell’Energy working Group della Camera di Commercio dell’Ue in Cina.
Quali sono le difficoltà affrontate e l’impatto avuto in Cina da Snam a causa del Covid-19 ?
Nel breve periodo, le difficoltà negli spostamenti e nei viaggi potranno avere un impatto, ma non vediamo cambiamenti nell’orizzonte di medio e lungo periodo: il mercato delle infrastrutture gas sarà uno dei settori che beneficerà di maggiori investimenti nei prossimi anni e questo quadro non sarà modificato dall’attuale situazione epidemica.
Di fronte all’epidemia, quali iniziative ha adottato Snam nel Paese? Come è andata la ripresa?
In Italia ed in Cina la nostra risposta all’epidemia è stata immediata, partendo dalla sicurezza delle persone. Tutti i nostri dipendenti sono stati equipaggiati per lavorare da remoto e dotati di apparecchiature sanitarie come i pulsiossimetri per controllare il loro stato di salute. In Italia, dove siamo responsabili per la gestione della rete di trasporto gas, abbiamo preso poi misure eccezionali per garantire la continuità di questo servizio necessario al Paese, costruendo a tempo record degli alloggi dentro la nostra sede per i nostri colleghi della sala di controllo (il dispacciamento). Inoltre, Snam ha contribuito con iniziative di solidarietà, donando 20 Mln di Euro per far fronte all’emergenza in Italia e acquistando ventilatori e mascherine: a tal fine è stato cruciale poter contare sulla nostra società in Cina, dove i colleghi hanno lavorato giorno e notte per poter supportare queste iniziative.
Come valuta l’influenza di lungo periodo che il Covid-19 ha avuto su Snam e i settori interessati? E come vede l’impatto sull’economia cinese?
Riteniamo che il quadro di medio e lungo periodo nei settori di nostro interesse non sia stato modificato dall’epidemia COVID. Snam è attiva nel settore delle infrastrutture gas che sta per affrontare in Cina una profonda rivoluzione con la creazione di un campione nazionale, Pipechina, responsabile delle attività di trasporto gas, stoccaggio, rigassificazione; insieme a quest’operazione prevediamo anche una progressiva evoluzione verso regole simili a quelle oggi vigenti in Europa. Tutto questo favorirà lo sviluppo delle infrastrutture e permetterà di aumentare il consumo di gas, che già sta portando tanti benefici in termini di miglior qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento. Stimiamo che entro il 2030 si possano realizzare oltre 250 Mld di Euro di investimenti in questo settore, che supporteranno la crescita dell’economia cinese. A tutto questo si sommano le iniziative e gli investimenti nella cosiddetta “energy transition” che per Snam significa idrogeno, la generazione di gas dai rifiuti cittadini e da quelli agricoli (biometano), efficienza energetica e mobilità sostenibile (automobili e camion alimentati a metano, LNG e idrogeno). Snam ha già iniziato ad attivarsi in queste aree in Cina.