ITALIANO

琵琶行 pí pá xíng

criPublished: 2019-09-20 18:01:42
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Leggiamo prima i seguenti versi:

Regola le chiavi e pizzica le corde

due, tre volte,

prima che moduli il canto,

già si prova un’emozione.

Ad ogni corda il suo suono malinconico,

ad ogni nota un pensiero,

come se raccontasse le asprezze

della sua vita.

Abbassa le ciglia

e tende distrattamente la mano

per suonare,

versando gli infiniti pensieri

dal profondo del cuore.

Con questi quattro versi, il poeta delinea l’immagine di un viso dolente, che ripone tutti i suoi pensieri nelle note e nella melodia della Pipa.

Successivamente egli crea per metafora innumerevoli immagini musicali, per esempio “pioggia torrenziale”, “il canto degli orioli che svolazzano tra i fiori” e “il gorgoglio dell’acqua di una sorgente ghiacciata” ecc.. La descrizione della melodia e dell’atmosfera da parte dell’autore è così vivida che nel leggerla, si ha la sensazione di trovarsi sul posto e di udire davvero la musica. I seguenti quattro versi sono forse i più espressivi in questo senso:

La fontana ghiacciata ristagna,

le corde si congelano, spezzate,

diacce ed infrante, non danno suono,

l’eco si perde a poco a poco.

Solo una profonda malinconia,

un rancore, sorgono,

questo momento di silenzio

è più toccante del suono.

Sotto la penna del poeta, il suono della Pipa, accompagnato dal dolore interiore della suonatrice, si affievolisce a poco a poco: questo è il gemito di un’anima insultata e ferita che si dilegua piano piano fino ad un silenzio completo, come se una fontana ghiacciata ristagnasse e le corde si congelassero, spezzate. Poiché questo assoluto silenzio è la continuazione e lo sviluppo del dolore e della malinconia, il poeta ritiene sia più espressivo della melodia, per cui scrive “questo momento di silenzio è più toccante dello stesso suono”. Fin qui, può sembrare che la musica sia terminata. Invece non è così: una profonda malinconia, un rancore sorgono poco a poco dal silenzio e si accumulano poi in una forza smisurata ed incontenibile. Allora la melodia della Pipa ritorna impetuosa. Con i versi “D’improvviso s’infrange una bottiglia d’argento, l’acqua si spande, i cavalieri con le loro corazze escono ad un tratto con fragore di spade e lance”, il poeta descrive la ripresa improvvisa ed irruente della melodia per simboleggiare il flusso inarrestabile della malinconia e del rancore. Alla fine la musica cessa in un suono come di seta strappata. Sebbene la melodia sia terminata, non viene meno il suo pathos malinconico che colpisce anzi tutti i presenti a bordo della barca. Perciò, il poeta così continua: “Le barche e i battelli all’intorno rimangono in silenzio senza parole, in mezzo al fiume si vede solo la bianca luna d’autunno”. Questi versi offrono ai lettori un’occasione di meditazione infinita.

Fin qui abbiamo presentato la seconda strofe del lungo poema “Ascoltando la melodia della Pipa”. La terza strofe narra dettagliatamente il racconto della propria vita da parte della suonatrice. La quarta, composta da ventisei versi, è imperniata sull’intervento del poeta che, colpito dalla narrazione, espone a sua volta la propria amara esperienza e il suo triste stato d’animo. I versi dicono:

Ascoltando la Pipa, io già sospiravo,

ora, al suono di queste parole,

torno a sospirare.

Noi due siamo entrambi sfortunati ed erranti

nel mondo,

non importa se eravamo sconosciuti

l’uno all’altro prima di questo incontro.

L’anno scorso ho lasciato la città imperiale,

rimosso, malato, vivo nella città di Xunyang.

Xunyang è un luogo remoto

dove non esiste il suono della musica,

per tutto l’anno non ho udito risuonare

uno strumento a corda o a fiato.

Vivo presso il Fiume Pen Jiang,

un luogo infossato e umido,

canne gialle, amari bambù crescono

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