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I guardiani della lucertola-coccodrillo della Riserva dei Monti Dagui

criPublished: 2022-01-25 17:26:04
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Nella pratica si è scoperto che le venature della coda sono il miglior metodo per distinguere i vari esemplari, per cui alla base queste vengono registrate, così da evitare accoppiamenti tra “parenti stretti”. Il metodo viene anche usato nella ricerca scientifica sui monti. Una volta scoperta una lucertola-coccodrillo selvatica, si procede subito a fotografarne la coda, così da permettere il monitoraggio del rettile.

Speranze per il futuro della lucertola-coccodrillo

I Monti Dagui sono l’Eden di molti animali selvatici rari. La lucertola-coccodrillo, con i suoi oltre due cento milioni di anni di evoluzione, presenta un importante valore dal punto di vista della ricerca scientifica. Gli studi su come sia riuscita a sopravvivere nel corso delle ere geologiche ci aiutano a capire non solo la strategia di adattamento ai cambiamenti ambientali dei rettili e degli altri animali a sangue freddo, ma anche il rapporto tra gli esseri umani e la natura. In particolare, nell’attuale quadro di accelerazione del cambiamento ambientale e climatico globale, possono fare da riferimento per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’umanità. Negli ultimi anni, per rafforzare la tutela della lucertola-coccodrillo, la città di Hezhou e la Riserva Nazionale di tutela dei Monti Dagui del Guangxi hanno stabilito una cooperazione in materia con la Guangxi Normal University e con altri organismi di ricerca, fondando il Centro di salvataggio e riproduzione delle lucertole-coccodrillo, a cui si deve una mole di lavoro sull’allevamento e sulla ricerca scientifica su questi rettili. Attualmente, la riserva ospita circa 500 esemplari allo stato selvatico e la base di riproduzione 404, a cui quest’anno si sono aggiunti 39 nuovi nati.

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