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I guardiani della lucertola-coccodrillo della Riserva dei Monti Dagui

criPublished: 2022-01-25 17:26:04
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Quando si fa buio, Zhang Qingyun, responsabile della Stazione di Beilou della Riserva Naturale di tutela della lucertola-coccodrillo dei Monti Dagui, nella Regione Autonoma del Guangxi Zhuang, nella Cina sud-occidentale, indossa la tuta mimetica, afferra la torcia elettrica e si allontana insieme al suo cane lupo. Il suo compito è ispezionare i monti della riserva, al fine di tutelare una specie rara, la lucertola-coccodrillo (Shinisaurus crocodilurus). Sin dallo stabilimento della riserva nel 2005, Zhang Qingyun non ha mai fatto ferie, assumendosi giorno dopo giorno la responsabilità della ronda quotidiana sui monti. La lucertola-coccodrillo dei Monti Dagui, comparsa ben 200 milioni di anni fa, al tempo dei dinosauri, e chiamata per la sua rarità il “panda del mondo dei rettili”, oggi è a rischio di estinzione, con solo circa 1400 esemplari selvatici nel mondo, 500 dei quali vivono nella Riserva Nazionale dei Monti Dagui, nel Guangxi.

Il guardiano notturno della riserva

Di solito, allo stato selvatico, la lucertola-coccodrillo inizia a spostarsi la sera, per cui il lavoro di tutela e di ricerca scientifica va condotto per lo più di notte. Essa vive nelle radure dei monti solcate da torrenti, per cui, per vederla, occorre scendere in acqua. “Lavorare di notte sui monti è pericoloso,” afferma Zhang Qingyun, “spesso si incontrano serpenti velenosi appesi agli alberi o nascosti tra l’erba. Il più difficile da evitare è il Bungarus multicinctus, con strisce alternate bianche e nere, per la somiglianza con i rami degli alberi. Mi sono anche imbattuto in animali selvatici di grandi dimensioni.” La riserva, che copre una superficie di 3780 ettari, conta una fitta rete di torrenti e spesso manca di sentieri, per cui è già difficile percorrerla di giorno, figuriamoci di notte. Il peggio arriva con il cattivo tempo, quando, per soccorrere le lucertole ferite, occorre avventurarsi sui monti anche se si verificano smottamenti.

Il quarantenne Zhang Qingyun cammina così velocemente che neppure il suo cane riesce a stargli dietro, per cui gli hanno affibiato un nomignolo: “cinghiale”. Guardia forestale sin dal 1988 nella zona di Beilou della Riserva forestale dei Monti Dagui, in 24 anni egli si è familiarizzato con la realtà della montagna, che ora ama così profondamente da non riuscire più a vivere all’esterno.

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