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“Doppia circolazione”: avviare il nuovo modello di apertura di alto livello

criPublished: 2021-04-30 16:20:31
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La sera del 4 novembre si è tenuta a Shanghai la cerimonia d’apertura della terza edizione della China International Import Expo, durante la quale il presidente cinese Xi Jinping ha pronunciato un discorso programmatico in collegamento video. In tale occasione, Xi Jinping ha sottolineato che la Cina propone di costituire un nuovo modello di sviluppo in cui la grande circolazione interna faccia da principale filo conduttore e in cui le due circolazioni, nazionale e internazionale, si promuovano a vicenda. Non si tratta in alcun modo di una circolazione interna chiusa, ma di una doppia circolazione nazionale e internazionale ancora più aperta. Non è volta a soddisfare solo le esigenze di sviluppo della Cina, andrà infatti anche a beneficio dei cittadini di tutto il mondo.

In realtà la strategia della “doppia circolazione” è stata ripetutamente menzionata nelle riunioni ad alto livello tenutesi quest’anno. Nel corso della riunione del Comitato permanente dell’Ufficio politico del Comitato centrale del PCC, che ha avuto luogo lo scorso 14 maggio, è stata avanzata per la prima volta la necessità di “costituire un nuovo modello di sviluppo in cui le due circolazioni, nazionale e internazionale, si promuovano a vicenda”. Si prevede che la strategia della “doppia circolazione” sia destinata ad essere portata avanti nel corso dell’intero periodo del XIV piano quinquennale e che diventerà il principale filo conduttore dello sviluppo dell’economia cinese nel medio e lungo periodo.

Wang Tao, primo economista cinese di UBS Securities, ritiene che il nuovo modello di sviluppo della “Doppia circolazione” nei prossimi 5 anni farà da traino allo sviluppo economico della Cina e che nel quadro di tale strategia verrà accelerata e promossa una serie di politiche finalizzate a stimolare la domanda interna e ad espandere l’apertura verso l’estero, come ad esempio la promozione del nuovo modello di urbanizzazione e della costruzione di infrastrutture, il sostegno nei confronti delle medie e piccole imprese e il perfezionamento del sistema di previdenza sociale.

Secondo un calcolo approssimativo, l’economia cinese rappresenta ormai circa il 20% di quella globale e il suo Pil pro-capite probabilmente supererà il Pil pro-capite globale entro il 2023. La domanda interna cinese, che è diversificata e stratificata, non potrà essere soddisfatta solamente dalla sua stessa offerta e l’upgrading industriale necessiterà della concorrenza e di stimoli provenienti dall’estero. In futuro verrà probabilmente messa in pratica una politica per cui l’enorme domanda interna farà da piattaforma principale e si espanderà l’apertura verso l’estero, promuovendo la circolazione all’estero dei vari fattori quali le merci, i capitali e i talenti.

Da una prospettiva di lungo termine, l'economia cinese si troverà ad affrontare ancora incertezze e instabilità. I decision-maker del governo cinese hanno una chiara comprensione di tutto ciò. In una recente riunione dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese si è sottolineato che molti dei problemi incontrati dalla Cina sono di medio-lungo termine. È necessario accelerare la costruzione di un nuovo modello di sviluppo in cui la “grande circolazione interna” faccia da filo conduttore principale e le “due circolazioni nazionale e internazionale” si promuovano a vicenda.

John Ross, ex direttore del Dipartimento di economia e politica aziendale di Londra e ricercatore senior presso l’Istituto di finanza Chongyang della Renmin University, durante un'intervista telefonica rilasciata in esclusiva al CMG di Londra, ha dichiarato: "Negli oltre 40 anni trascorsi dal lancio della politica di riforma e apertura, avviata dalla Cina nel 1978, la tecnologia cinese si è basata principalmente sulle importazioni. Tuttavia, nel nuovo periodo, la Cina svilupperà principalmente la propria tecnologia e investirà in essa per promuovere lo sviluppo di tecnologie nuove e avanzate nell'economia nazionale. In questo senso, l'economia domestica cinese sarà dominante e, nel contempo, verranno utilizzate anche le risorse esterne, quindi la ‘doppia circolazione’ della Cina avrà successo".

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