Il passato di Hong Kong aiuta a comprendere le sfide che ha davanti
Il “Rapporto annuale sulla competitività mondiale 2022” pubblicato dall’International Institute for Management Development assegna ad Hong Kong il quinto posto della classifica. La competitività nasce dalla peculiarità del suo sistema, dall’efficienza dell’amministrazione e da un buon ambiente imprenditoriale che è destinato a svilupparsi ulteriormente grazie alla sua integrazione nei progetti strategici dell’Area della Grande Baia Guangdong-Hong Kong-Macao e dell’iniziativa Belt and Road.
Infatti Hong Kong è uno dei perni per la costruzione della Greater Bay Area: un’area economica integrata che ha l’ambizione di svettare le classifiche mondiali entro il 2035. Nel 2018 ho visitato quest’area ed anche l’incredibile ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao che, con i suoi 55 km, collega le tre città sul delta del fiume delle Perle con un’opera infrastrutturale unica. Ho potuto vedere con i miei occhi il sistema di startup, incubatori ed acceleratori di imprese tecnologiche e la vibrante capacità imprenditoriale di quel posto.
Il 14° Piano quinquennale ha poi stabilito che rafforzerà il ruolo di Hong Kong come hub commerciale offshore globale per il RMB e come centro internazionale per la gestione degli asset finanziari, trasformando il Porto Profumato in un centro per lo scambio sino-straniero.
Già durante l’epoca dell’avvio della Riforma e dell’Apertura, Hong Kong ha svolto questo ruolo. Con l’avvio della Zona Economica Speciale a Shenzhen, l’isola si è infatti trovata nelle condizioni privilegiate per diventare un hub nella comunicazione tra la Cina ed il mondo esterno e permettere l’afflusso di tecnologia, capitali ed investimenti.
La storia ha sempre un enorme influenza sul presente. Nel caso di Hong Kong, l’influenza dell’epoca coloniale è sempre presente. La Cina si sta sforzando di usare quegli elementi specifici come strumenti per lo sviluppo della Regione e, contemporaneamente, come uno dei modi attraverso cui intensificare l’integrazione della Cina nel mondo.
Dopo la nascita della Repubblica Popolare, la leadership cinese ha atteso il 1997 per il ritorno di Hong Kong alla madrepatria. E poi ha formalizzato lo status di Regione amministrativa speciale per altri 50 anni. Per tanti anni la locomotiva di Hong Kong ha viaggiato ad una velocità molto maggiore rispetto a quella del resto della Cina. Ora la situazione si è ribaltata.
La Cina continentale ha visto una crescita esponenziale sia della sua economia che lo sviluppo poderoso della sua società. Questo ha portato il delta del Fiume delle Perle a diventare una delle zone economiche più dinamiche. Inoltre, è stata un’area fondamentale per il lancio della politica di Riforma ed Apertura, aprendo la strada ad innovazioni e sperimentazioni che hanno cambiato il volto della Cina. Per questo il ritorno di Hong Kong alla madrepatria, rappresenta per la storia cinese e per il suo popolo uno snodo centrale.
L’autore è presidente dell’Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta