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Biden “cade” malamente in Medio Oriente

criPublished: 2022-07-18 15:44:24
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Quando, al termine del suo viaggio in Medio Oriente, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è atterrato a Washington il 17, ora locale, il New Yorker ha commentato che la visita di quattro giorni ha evidenziato il completo fallimento della sua politica mediorientale.

La questione energetica è stata un punto importante del viaggio del presidente USA. Un’analisi più approfondita della dichiarazione congiunta rilasciata a seguito dei colloqui tra Biden e i leader dell’Arabia Saudita mostra che i sauditi non si sono impegnati chiaramente ad aumentare in modo significativo la produzione di petrolio. La dichiarazione saudita successiva ai colloqui è stata ancora più cauta.

Allo stesso tempo, l’obiettivo degli Stati Uniti di consolidare il sistema di alleati in Medio Oriente è stato mancato. Il Primo Ministro iracheno, Mustafa Kadhemi, ha dichiarato che l’Iraq non ha fatto e non farà parte di alcuna alleanza militare regionale. Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, ha detto di non essere a conoscenza di alcuna discussione sulla costruzione di un’alleanza difensiva fra paesi del Golfo e Israele, e che l’Arabia Saudita non ha partecipato ad alcun negoziato del genere.

È chiaro che i Paesi del Medio Oriente si rendono conto che la cosiddetta “versione mediorientale della NATO” è un piccolo blocco che fomenterà scontri, minerà la pace regionale e sarà sicuramente determinata a fallire.

Quanto al tentativo degli Stati Uniti di escludere Cina e Russia dal Medio Oriente in questo viaggio, si tratta di un sogno ancora più vuoto. Il Ministro saudita degli Affari Esteri Adel bin Ahmed Al-Jubeir ha chiarito che, per l’Arabia Saudita, la Cina è un importante partner commerciale, un mercato energetico e un investitore.

Naturalmente, la ragione più profonda è che il contesto mondiale si è evoluto in modo drammatico e gli Stati Uniti si stanno indebolendo. La grave “caduta” di Biden dimostra che gli Stati Uniti non sono più al comando in Medio Oriente e che il tentativo dei politici statunitensi di utilizzare quest’area come pedina in un gioco geopolitico e come strumento di interessi politici personali è completamente fallito.

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