Usa: impasse sulla questione dei dazi doganali

Secondo le notizie recentemente riportate dai media statunitensi, il governo americano sta discutendo sulla possibilità di annullare i dazi doganali imposti sui prodotti cinesi dal governo precedente allo scopo di attenuare le conseguenze negative dell’inflazione che ha continuato a registrare nuovi record. Secondo quanto appreso il 5 luglio da molti media americani, il governo di Joe Biden annullerà probabilmente una “piccola parte”, 10 miliardi di dollari, pari a circa il 2,7% dei 370 miliardi di dollari di merci cinesi soggette a tariffe elevate.

Negli ultimi 4 anni, diversi dati ed esperienze pratiche hanno testimoniato che la guerra commerciale sferrata dagli Usa verso la Cina è totalmente fallita. Secondo i dati interessati, dal 2018 allo scorso aprile, la guerra commerciale lanciata dagli Usa ha costretto i cittadini americani a pagare 129 miliardi di dollari. Per questo motivo, di pari passo con l’innalzamento dei prezzi, negli Usa sono sempre più diffuse le voci sull’eliminazione dei dazi doganali verso la Cina.

In questa situazione perché Washington ha esitato a rimuovere le tariffe? Il fattore più importante è il "voto". Il sistema politico americano determina che i politicanti di Washington sono in realtà "schiavi delle elezioni". Il "Financial Times" britannico ha commentato che Joe Biden vuole aiutare i consumatori americani, ma prima delle elezioni di metà mandato vuole evitare di mostrare agli elettori "eccessiva debolezza nei confronti della Cina " a causa della riduzione dei dazi.

Cina e Usa sono le due maggiori economie del mondo , la loro cooperazione va a vantaggio di entrambe le parti, mentre l’antagonismo è dannoso per l’una e l’altra parte; questo è stato dimostrato più volte. Oggi, di fronte alla questione dei dazi, anche la Cina ha espresso chiaramente la sua posizione: il taglio di tutte i dazi aggiuntivi sulle importazioni cinesi andrà a vantaggio della Cina, degli Stati Uniti e del mondo intero.