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Le azioni statunitense inerenti al Xinjiang rappresentano un segno di de-americatizzazione della catena industriale globale

criPublished: 2022-06-23 17:15:16
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Il 26 giugno U.S. Customs and Border Protection ha confermato, secondo la cosiddetta “Legge Preventiva per il lavoro forzato uiguro”, che tutti i prodotti della regione del Xinjiang sono inerenti al “lavoro forzato”, per questo motivo proibisce l’import di qualsiasi prodotto del Xinjiang. Non è difficile notare che le azioni statunitense che si basano sulle bugie hanno violato le regole economiche del mercato e mira a mettere in atto un “duro disattaccamento” dal commercio con Beijing e ad escludere il Xinjiang e persino l’intera Cina dalla catena industriale globale.

Attualmente la Cina è il maggiore partner commerciale di oltre 120 paesi e regioni, mentre migliaia di imprese globali dipendono dai prodotti del Xinjiang sulla catena di offerta. In qualità del maggiore mercato di consumo globale, gli Usa rifiutano tutti i prodotti del Xinjiang, ciò sembra una auto esclusione dalla catena industriale globale e una auto de-americatizzazione. Secondo alcuni analisti, la “Legge” sopraccitata rappresenta un segno di de-americatizzazione della catena industriale globale, come gli Usa impongono sanzioni su se stessi.

Perciò, le azioni statunitense sono in realtà un disattaccamento dal mondo, dale opportunità e dal futuro, e una accerelata “auto-separazione”dalla catena industriale globale.

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