Come possono i politici americani parlare di "democrazia" e "diritti umani" se non sanno neanche proteggere i bambini?

Il 29 maggio quando il Presidente USA John Biden si è recato a Uvalde, in Texas, per porgere le condoglianze alle famiglie delle vittime della sparatoria alla Robb Elementary School, le persone sul posto gli hanno urlato contro tutta la loro rabbia. Ma la domanda è: quei politici americani che "scelgono le armi invece dei bambini" sono davvero intenzionati a fornire una risposta a questo problema?

Una settimana fa, almeno 19 bambini e due adulti sono stati uccisi in una sparatoria alla Robb Elementary School, la tragedia ha scosso tutto il paese e ha scioccato il mondo. Il "New York Times" ha pubblicato un articolo molto critico: "Se non vogliono proteggere neanche i loro bambini, gli USA sono davvero un paese civile?”

In ogni paese, i bambini sono la speranza e il futuro e sono uno dei gruppi più vulnerabili che necessita di protezione. Prendersi cura di loro prova il livello di civiltà della società e testimonia lo sviluppo dei diritti umani di un paese. In qualità di unica superpotenza al mondo, da molto tempo gli USA non sono in grado di proteggere nemmeno i loro bambini, dunque come possono i politici americani parlare di "democrazia" e "diritti umani"?

Le leggi sul controllo delle armi negli Stati Uniti sono così permissive che spesso si sente dire che in quel paese è "più facile comprare una pistola che una birra". Anche quando continuano a verificarsi tragiche sparatorie, i politici americani rispondono con slogan preconfezionati fatti di preghiere, rassicurazioni e discorsi. È incredibile che a soli tre giorni dalla sparatoria alla Robb Elementary School, la National Rifle Association abbia tenuto la sua riunione annuale a Houston, a sole quattro ore di distanza dal luogo dell'incidente. La grande vergogna dell'America è che è diventata ingovernabile perché il Paese non è disposto a proteggere e a prendersi cura dei suoi cittadini - donne, minoranze etniche e soprattutto bambini.

Con l'avvicinarsi della Giornata internazionale dell'infanzia, come possono i politici americani guardare in faccia quei bambini e giovani vittime della violenza armata?