ITALIANO

Gli USA spostano la crisi nel mondo con il cambiamento improvviso della politica monetaria

criPublished: 2022-05-10 23:01:27
Share
Share this with Close
Messenger Pinterest LinkedIn

La settimana scorsa, la Federal Reserve ha annunciato l’aumento dei tassi di interesse di 50 punti base insieme alla riduzione del suo bilancio da giugno di quest’anno, con l’obiettivo di combattere l’inflazione - al livello più alto degli ultimi 40 anni - con un’aggressiva e rigorosa politica monetaria. Questo ha causato una preoccupazione diffusa nella comunità internazionale, mentre l’economia mondiale e i mercati finanziari dovranno affrontare un altro shock.

Indipendentemente se siano state le precedenti politiche di tasso zero e di allentamento quantitativo o il forte, recente cambiamento di politica monetaria a scatenare l’aumento dei prezzi, gli Stati Uniti stanno trasferendo la loro crisi nel resto del mondo in virtù dell’egemonia del dollaro. Si tratta di uno shock enorme per le economie emergenti che attualmente stanno lottando per riprendersi dalle conseguenze negative portate dall’epidemia.

Da un lato, il rialzo dei tassi d’interesse della Fed ha aumentato l’attrattiva degli attivi in dollari, esacerbando il rischio di deflussi di capitale e il deprezzamento della valuta nei mercati emergenti, e provocando l’aumento dei rischi di debito in molti paesi. D’altro canto, il deprezzamento di altre valute causato dall’apprezzamento del dollaro indebolirà anche il potere d’acquisto dei popoli di altri paesi e minerà il già difficile processo di ripresa delle economie in via di sviluppo.

Qualsiasi cambiamento del dollaro provoca conseguenze sulle monete di altri paesi. Quando la Fed aumenta i tassi di interesse, si verifica un massiccio deflusso di capitali dai paesi dei mercati emergenti, innescando turbolenze nei tassi di cambio, lo scoppio di bolle e persino portando a crisi valutarie e finanziarie.

Anche all’interno degli USA, le politiche monetarie applicate dalla parte ufficiale americana suscitano molte controversie. Inoltre, dopo lo scoppio della crisi in Ucraina, gli USA hanno continuato a imporre sanzioni alla Russia, creando le condizioni per un aumento dell’inflazione. Nel frattempo, l’attuale amministrazione USA ha continuato ad applicare, per un tempo molto lungo, le sbagliate politiche di dazi doganali avviate dall’amministrazione precedente, e questo non ha fatto altro che aumentare i problemi per gli Stati Uniti.

Attualmente, le politiche monetarie americane hanno registrato una grande svolta, mentre il pessimismo del mercato esiste ancora. Una recessione per l’economia americana provocherebbe enormi rischi di traboccare al di fuori degli Stati Uniti e tutto il mondo deve prestare la massima attenzione per prevenire questo pericolo.

Share this story on

Messenger Pinterest LinkedIn