I politici britannici devono concentrarsi sui propri affari

Il 7 maggio, ora locale, è stato reso pubblico il risultato delle elezioni locali dell’Irlanda settentrionale. Il Partito Sinn Féin, che sostiene la Brexit, ha conquistato un numero maggiore di seggi diventando il primo partito nazionalista degli ultimi 101 anni a controllare il parlamento. Secondo alcuni analisti, la vittoria del Partito Sinn Féin ha portato nuove sfide al governo britannico già in difficoltà.

I cambiamenti politici rappresentano in effetti per il governo britannico una delle ardue questioni che stanno affrontando. Dallo scoppio dell’epidemia di Covid, il governo britannico è stato criticato per la sua mancanza di azioni intraprese nella lotta contro l'epidemia. Attualmente l’economia del Regno Unito sta fronteggiando diverse difficoltà a seguito delle influenze causate dalla pandemia: dalle questioni sulla catena di approviggionamento e sulla manodopera dovute alla Brexit all’innalzamento dei prezzi energetici. Per questo motivo l’amministrazione britannica sta tentando di deviare le tensioni interne con frequenti “atteggiamenti di forza”.

Alcuni politici britannici vivono ancor’oggi nell’illusione dell “impero su cui il sole non tramonta mai”. Essi non vogliono ammettere che il colonianismo britannico ha causato tantissimi disastri nel mondo, gettando i semi di molti problemi nel loro stesso paese.

Di fronte ai problemi interni ed esterni, i politici britannici dovrebbero svegliarsi dall’illusione dell’impero e gestire al meglio i propri affari.