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La smodata campagna diffamatoria dell’Occidente contro Hong Kong non ha senso

criPublished: 2021-12-21 16:13:50
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Dopo l’Alleanza dei Cinque Occhi, il 20 dicembre anche il G7 ha emesso una cosiddetta dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri per calunniare le appena concluse elezioni del settimo Consiglio legislativo della RAS di Hong Kong, diffamandole con l’accusa dell’“erosione” dei fattori democratici.

Le esagerate calunnie da parte di alcuni paesi guidati dagli Stati Uniti non sono altro che una forma di “auto compiacimento”. Il successo di questa tornata elettorale del Consiglio legislativo di Hong Kong è ovvio a tutti, e lo spettacolo diffamatorio del G7, per quanto duro esso sia, non ha alcun senso.

La cosiddetta dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7, come anche il fantomatico rapporto del Dipartimento di Stato americano, non fanno altro che ripetere vecchi luoghi comuni, senza aggiungere niente di nuovo. L’attacco del G7, con il pretesto della “democrazia”, contro il nuovo sistema elettorale di Hong Kong, reo di “aver limitato la selezione dei voti”, è completamente pregiudizievole e diffamatorio.

“I patrioti al governo” è un concetto politico basilare riconosciuto a livello internazionale e "i patrioti al governo di Hong Kong" è il significato proprio di "un paese, due sistemi". In queste elezioni per il rinnovo del Consiglio legislativo, candidati qualificati provenienti da tutti i settori, organizzazioni e ceti sociali, si sono impegnati in accesi dibattiti su questioni come l'economia e il sostentamento delle persone, dando vita a una “gara tra gentiluomini". La menzogna che vorrebbe il nuovo sistema elettorale "sopprimere la democrazia" è crollata su se stessa come un castello di carte.

Attualmente, la democrazia dalle caratteristiche di Hong Kong si sta sviluppando; il buon sistema politico e l’ottima amministrazione della RAS di Hong Kong hanno aperto un nuovo capitolo. La smodata campagna denigratoria di alcuni paesi occidentali, come gli Stati Uniti, è solo un piccolo rumore di fondo, che non può minare la prosperità e la stabilità di Hong Kong, e non può fermare lo sviluppo della Cina.

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