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【In altre parole】Stabilità, la parola chiave della Central Economic Work Conference cinese

criPublished: 2021-12-16 17:12:25
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Stabilità: ecco la parola chiave dell’ultima Central Economic Work Conference cinese. Menzionata 25 volte nel comunicato stampa rilasciato al termine dell’evento annuale, la stabilità dell’economia cinese continuerà ad essere la stella polare delle autorità nel corso del 2022, aderendo a un percorso incentrato sullo sviluppo economico di qualità, ovvero orientato al progresso sociale. Stabilità economica e sociale sono inscindibili nel percorso di costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi. Un esempio? Il governo garantisce ulteriori sforzi per la promozione dell’occupazione giovanile e per l’ottimizzazione di politiche del lavoro più inclusive. Nei primi 10 mesi del 2021, ricordiamo, la Cina ha creato 11,33 milioni di nuovi posti di lavoro nelle aree urbane, raggiungendo in anticipo l’obiettivo annuale.

Attualmente, la Cina sta affrontando una triplice pressione causata da tre fattori: la contrazione della domanda, gli shock dell’offerta ed aspettative più deboli. Per fronteggiare questi problemi e centrare gli obiettivi programmati, le autorità del paese utilizzeranno varie politiche macroeconomiche per migliorare la vitalità degli attori del mercato, senza dimenticare, tuttavia, una crescita più equilibrata del settore immobiliare.

Innanzitutto, il Partito Comunista Cinese continuerà ad adottare politiche fiscali proattive e politiche monetarie prudenti. Inoltre, è emersa l’esigenza di istituire una sorta di meccanismo di “semafori verdi e rossi” per rafforzare l’efficace della supervisione sul capitale, sostenendone al tempo stesso lo sviluppo.

Come detto, la politica monetaria dovrà essere prudente, accomodante e capace di mantenere la liquidità ad un livello adeguato. Allo stesso tempo, le istituzioni finanziarie dovranno dare il massimo sostegno all’economia reale, con un occhio di riguardo alle imprese più piccole, all’innovazione scientifica e tecnologica verde (previsto un piano triennale).

Sul versante del settore immobiliare, la Cina farà di tutto per migliorare il mercato degli affitti a lungo termine, spingendo per la costruzione di progetti abitativi a prezzi accessibili, ma anche per sostenere la domanda degli acquirenti di case. Insomma, il governo garantirà che l’alloggio non sia concepito come mezzo di speculazione, ma come bene fondamentale per vivere.

La Cina sta dunque proseguendo sulla strada della costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era. Un’economia sempre più aperta e integrata al mondo ed uno sviluppo interno di qualità rimangono le due priorità del Paese. Sempre nel corso del 2022, la Repubblica Popolare concederà un trattamento paritario alle imprese straniere e attirerà maggiori investimenti da società multinazionali. Per prevenire eventuali rischi, la leadership politica punterà su un meccanismo di regolamento più efficiente per la valutazione dei rischi finanziari.

Dopo aver consultato i materiali della Conferenza economica nazionale, è possibile asserire, in estrema sintesi, che l’economia cinese favorirà la redistribuzione sociale delle risorse, l’avanzamento tecnologico e il rafforzamento dei servizi ai cittadini.

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