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USA: ‘non cerchiamo nuova guerra fredda’, Cina: ‘vedremo cosa succederà’

criPublished: 2022-05-27 19:32:40
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Il 26 maggio, intorno alle 10 del mattino, ora locale, il Segretario di Stato americano Antony John Blinken ha tenuto un discorso sulla politica cinese alla George Washington University. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha dichiarato durante una regolare conferenza stampa tenuta oggi 27 maggio che il discorso di Blinken diffonde informazioni false, esagera la minaccia della Cina, interferisce nei suoi affari interni e getta discredito sulla sua politica interna ed estera. Lo scopo degli Usa è quello di contenere e ostacolare lo sviluppo della Cina e di mantenere il proprio potere egemonico, per questo la Cina esprime la sua forte insoddisfazione e decisa opposizione.

Wang Wenbin ha sottolineato che la ricerca della pace, la promozione dello sviluppo e la ricerca di una situazione vantaggiosa per tutti è una tendenza a cui non ci si può opporre e che l’esagerazione della “minaccia cinese” da parte degli Stati Uniti non solo non risolverà i loro problemi, al contrario ma condurrà il mondo in un pericoloso abisso.

Il portavoce ha ricordato che, secondo gli Stati Uniti, la Cina rappresenta la sfida più seria a lungo termine per l’ordine mondiale, tuttavia questo punto di vista confonde ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; in realtà sono proprio gli USA a mettere le proprie leggi interne al di sopra del diritto internazionale, e per questo le loro azioni sono alla base dei problemi che turbano l’ordine internazionale.

Wang Wenbin ha aggiunto che pace, sviluppo, democrazia, libertà, uguaglianza e giustizia sono valori comuni a tutta l’umanità. La democrazia e i diritti umani possono essere esplorati solo alla luce della realtà del Paese, delle esigenze del suo popolo e del percorso di sviluppo ad esso congeniale. Gli Stati Uniti, con i loro pessimi risultati in materia di democrazia e diritti umani, non hanno il diritto di imporre il loro punto di vista ad altri Paesi.

Il portavoce ha poi detto che la Cina ha sempre sostenuto i principi di consultazione, costruzione comune e condivisione, sostenendo che tutti i Paesi sono chiamati a decidere insieme il futuro e il destino del mondo. Gli Stati Uniti hanno inventato la “Strategia indo-pacifica” per attirare e costringere i Paesi della regione a circondare la Cina, sostenendo di voler “cambiare l’ambiente circostante”, una strategia tipicamente prepotente e destinata al fallimento.

Wang Wengbin ha inoltre parlato dell’atteggiamento della diplomazia cinese, che sostiene e mette in pratica i cinque principi della coesistenza pacifica, si impegna a stabilire e a sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione con la comunità internazionale, crede nell’uguaglianza di tutti i Paesi, grandi e piccoli, e si oppone ad ogni tipo di prevaricazione. Al contrario, gli Stati Uniti sono inventori e sinonimo di “diplomazia coercitiva”, essi sono abituati ad infliggere agli altri le loro prepotenze e i loro atti di bullismo; si tratta di un vecchio problema che avrebbe dovuto essere corretto molto tempo fa.

Gli Usa devo ricordare che le questioni relative a Taiwan, Xinjiang, Hong Kong e Tibet sono affari puramente interni della Cina.

Il portavoce ha infine ricordato che quando gli Stati Uniti parlano di “concorrenza” in realtà generalizzano il concetto di sicurezza nazionale e adottano sanzioni unilaterali illegali; inoltre si impegnano in una giurisdizione a braccio lungo, danneggiando gravemente i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi e privando irragionevolmente gli altri Paesi del loro diritto allo sviluppo.

Nel suo discorso, il Segretario di Stato americano ha dichiarato che gli Usa non cercheranno un conflitto o una “nuova guerra fredda” con la Cina, che non le impediranno di svilupparsi e di svolgere un ruolo di grande potenza, e che sono disposti a vivere in pace con essa. Dal canto suo, la Cina intende aspettare e vedere se queste parole saranno realmente messe in pratica.

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