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Il “piano verde” offerto dalle Olimpiadi invernali di Beijing

criPublished: 2022-01-13 09:41:10
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L’attiva risposta ai cambiamenti climatici è un impegno solenne della Cina nei confronti del mondo e uno dei cinque temi della strategia sostenibile del Comitato Internazionale Olimpico. L’organizzazione di un’Olimpiade ecologica è anche il concetto base delle Olimpiadi invernali di Beijing. Durante i preparativi dell’evento, il Comitato organizzatore ha elaborato un “piano verde” nei settori dell’energia pulita, delle sedi di gara a basse emissioni di carbonio e del trasporto amico dell’ambiente.

Energia pulita

L’elettricità erogata in tutte le sedi di gara proviene al 100% da energia pulita! Questa mossa pionieristica nella storia delle Olimpiadi ha alle spalle il contributo dell’area di Zhangbei, che dista 270 chilometri dalla capitale Beijing.

Zhangbei è ricca di risorse di energia eolica e solare, da cui il soprannome di “terra del vento e mare di luce”. Le sue ottime condizioni di sviluppo di energia pulita, pari a 85 milioni di kilowatt, ne hanno fatto una grande base di energie rinnovabili pianificata dallo Stato. Il progetto Zhangbeirouzhi, ufficialmente entrato in funzione il 29 giugno 2021, ha notevolmente migliorato la capacità locale di fornitura all’esterno di nuova energia. Il progetto può fornire annualmente circa 14 miliardi di kilowattora di energia pulita a Beijing, pari a circa 1/10 del suo consumo di elettricità, compreso il soddisfacimento diretto del fabbisogno energetico delle sedi di Beijing e del distretto di Yanqing delle Olimpiadi invernali, oltre a Zhangjiakou, consentendo alle sedi delle Olimpiadi Invernali di Beijing di raggiungere per la prima volta nella storia delle Olimpiadi l’obiettivo di utilizzare al 100% energia pulita.

Dopo l’entrata in funzione, il progetto ha permesso di soddisfare una domanda di fornitura esterna e di consumo pari a 7 milioni di kilowatt di capacità installata di nuova energia, soddisfacendo completamente la domanda di elettricità delle 26 sedi olimpiche di Beijing e di Zhangjiakou, con un risparmio annuale di 4,9 milioni di tonnellate di carbone standard e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 12,8 milioni di tonnellate.

Sedi di gara a basse emissioni di carbonio

Sia per le Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010 sia per quelle di Sochi del 2014 si è verificato il problema dell’abbandono delle sedi al termine delle gare. Al fine di ridurre i danni alla natura, ridurre gli sprechi e organizzare razionalmente l’uso delle sedi al termine delle gare, il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi invernali di Beijing e le città di Beijing e di Zhangjiakou hanno completamente utilizzato le sedi permanenti e temporanee ereditate dalle Olimpiadi 2008 di Beijing. L’Ovale Nazionale di pattinaggio di velocità è l’unica struttura del tutto nuova tra le cinque sedi degli sport del ghiaccio dell’area di gara di Beijing. Il Centro Acquatico Nazionale (Water Cube) e il Palazzetto dello Sport della Capitale, che hanno contribuito alle Olimpiadi 2008 di Beijing, sono stati ristrutturati e ammodernati per ospitare le gare di curling, pattinaggio di velocità su pista corta e pattinaggio artistico.

Per tutte le sedi è anche stato elaborato un piano di utilizzo post-gare, incluso nel piano generale di costruzione. Dopo le Paralimpiadi invernali, la maggior parte delle sedi potrà accedere alla modalità post-gara con una semplice conversione, massimizzando l’efficacia del loro utilizzo al termine delle gare. Ad esempio, nell’area di gara di Beijing, sebbene per le Olimpiadi invernali si utilizzino solo le piste di gara e di allenamento, con il piano di utilizzo post-gare, l’Ovale Nazionale di pattinaggio di velocità potrà ospitare tutte le gare sul ghiaccio e le varie esibizioni sul ghiaccio. Il sistema di produzione di ghiaccio del Water Cube è del tutto temporaneo e i sistemi di produzione di ghiaccio e di supporto di base potranno essere continuamente riutilizzati.

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